Psicoterapia con Realtà Virtuale

In generale, in base ai diversi metodi di presentazione, la realtà virtuale è suddivisa in sistemi VR non immersivi (principalmente presentati direttamente sullo schermo di un computer) e immersivi (come basati sulla fruizione tramite caschi).

In ambito medico la realtà virtuale è utilizzata in una vasta gamma di campi, come la riabilitazione fisica e neurologica, la valutazione neuropsicologica, nelle neuroscienze cognitive e come strumento di formazione

Questo strumento ha iniziato ad essere utilizzato anche in psicologia clinica all’inizio degli anni ’90. 

L’applicazione più comune della realtà virtuale in psicologia clinica riguarda il trattamento delle fobie e dei disturbi legati all’ansia, ad esempio, nei primi anni ’90, Hodges et al. (1995)  hanno riferito di aver utilizzato ambienti virtuali per fornire ai pazienti agorafobici esperienze in grado di attivare sentimenti di paura in una situazione sicura.  In questi casi, la realtà virtuale è  proposta come strumento per accompagnare il paziente ad esporsi alla situazione temuta.  La logica alla base del suo utilizzo è che l’esposizione può essere condotta in un ambiente protetto con il sostegno  del terapeuta.  

Impiegare oggi la VR in psicologia significa, offrire vantaggi senza precedenti. Primo tra questi, la VR permette di creare ambienti immersivi e controllati, essenziali per la terapia di esposizione nella cura dei disturbi d’ansia. Inoltre, con la VR si possono simulare situazioni che sarebbero altrimenti impraticabili o pericolose da riprodurre nel mondo reale.

La ricerca in questo campo mostra che la VR è in grado di ridurre significativamente i sintomi in diversi disturbi d’ansia: disturbo d’ansia sociale, disturbo d’ansia generalizzato, fobie,  disturbo post traumatico da stress, disturbo di panico e agorafobia e stress psicologico. 

Durante l’ultimo decennio, i medici hanno esteso l’applicazione della realtà virtuale a disturbi più complessi, ad esempio disturbi dell’alimentazione e disturbi dell’immagine corporea, alla schizofrenia. 

Un ulteriore vantaggio di impiegare questo strumento è senz’altro la personalizzazione: la VR consente di adattare gli scenari in base alle esigenze specifiche del paziente, migliorando l’efficacia del trattamento.

Nel mio studio potrai sperimentare l’uso della realtà virtuale immersiva per trattare efficacemente alcune paure come quella di volare, di guidare o la paura dei ragni, inoltre la realtà virtuale è un ottimo strumento di supporto al trattamento dell’ansia. Ti proporrò ambienti immersivi su misura per te, assicurandoti un approccio sicuro e mirato. Potrai vivere sessioni di rilassamento e mediante l’utilizzo del visore imparerai nuove strategie per la gestione dei sintomi ansiosi. 

La realtà virtuale è uno strumento che si utilizza all’interno di un percorso di terapia non c’è un numero di sedute standard uguale per tutti, ma in seguito al colloquio con me e la definizione della problematica potremo delineare insieme il tipo di percorso da intraprendere.